Oracle Linux chiama gli utenti: è la migliore alternativa a CentOS?
Ormai siete tutti a conoscenza dell’imminente fine di CentOS Linux il cui sviluppo terminerà definitivamente a fine 2021. La decisione presa da Red Hat (e quindi da IBM) è stata un fulmine a ciel sereno e la community non l’ha presa bene. Il futuro si chiama CentOS Stream, una rolling di RHEL, ma può chiamarsi anche Rocky Linux se il creatore di CentOS riuscirà nell’impresa di creare una valida alternativa. Nel frattempo però gli altri non stanno a guardare e le alternative a CentOS non mancano. Oracle, una delle aziende più importanti nella storia dell’IT, spera che gli utenti decidano di passare a Oracle Linux (OL) e stanno cercando di promuovere questa transizione.
Oracle Linux chiama gli utenti CentOS
Oracle Linux ha seguito lo sviluppo di RHEL ed è abbastanza vicino a RHEL / CentOS vanilla. Oracle offre servizi di supporto e la distribuzione stessa è disponibile come free download. Ultimamente, Oracle Linux è stato più veloce nel riadattare le nuove versioni di RHEL rispetto a CentOS stesso. Quindi Oracle Linux merita di essere menzionato come la grande alternativa a CentOS.
Honglin Su, Director of Product Management per Oracle, ha pubblicato un articolo sul blog ufficiale dell’azienda chiamando a raccolta gli utenti di CentOS. Per incitare il passaggio ha elencato una serie di (condivisibili) motivazioni, ecco un breve riassunto:
- Oracle Linux è in pista da 14 anni e mette a disposizione (for free) codice sorgente, binari e aggiornamenti senza dover siglare alcun contratto con Oracle. Può essere usato anche in ambienti produttivi;
- Oracle Linux ha visto una nuova release per ogni rilascio di RHEL, seguendone da vicino lo sviluppo. Gli aggiornamenti minori di RHEL vengono riportati su Oracle Linux entro 5 giorni lavorativi, i bug sono corretti entro 24 ore;
- Oracle Linux è compatibile al 100% con Red Hat Enterprise Linux (RHEL). Dal lancio (avvenuto nel 2006), le aziende usano Oracle Linux senza problemi di sorta;
Tra i punti di forza non possiamo non sottolineare la compatibilità con x86 e ARM e la doppia offerta dal punto di vista del kernel. Oracle propone l’Unbreakable Enterprise Kernel (UEK) o il Red Hat Compatible Kernel (RHCK). UEK è particolarmente interessante perché offre uno scheduler ottimizzato con miglioramenti in termini di prestazioni e scalabilità oltre ad una migliore gestione della memoria, del file system e dello stack di rete.
Non contenti, i ragazzi di Oracle hanno pubblicato una specie di guida su GitHub dal titolo “Switch from CentOS to Oracle Linux“. In sostanza hanno creato uno script che permette di trasformare un’istanza di CentOS in Oracle Linux rimuovendo alcuni pacchetti specifici e rimpiazzandoli con pacchetti di OL. Usarlo è semplice (anche se ci sono alcune limitazioni): è sufficiente aggiornare il sistema, scaricare lo script e lanciare il comando
sudo bash centos2ol.sh
. Affinché l’installazione vada a buon fine è necessario installare Python 2 (sudo dnf install python2
). Per ulteriori dettagli vi rimando alla guida su GitHub.Un’ottima rebuild di RHEL con alcune peculiarità interessanti, una migrazione semplice, aggiornamenti costanti e la solidità di Oracle. OL consente una transizione tutto sommato indolore e, ad oggi, è probabilmente la migliore alternativa per gli utenti in fuga da CentOS.
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