GNOME 40 è in dirittura d’arrivo. Secondo la roadmap ufficiale, infatti, la release è prevista per il prossimo 24 marzo. Qui su LFFL abbiamo seguito tutto il ciclo di sviluppo, dedicandogli molti articoli man mano che trapelavano le notizie più importanti. Pochi giorni fa, è stata portata a termine una merge request interessante di cui non vi abbiamo ancora parlato: GNOME 40 permetterà di creare facilmente virtual monitor.
GNOME 40: monitor virtuali
Jonas Ådahl di Red Hat, sviluppatore GNOME di vecchia data, è responsabile di questa ultima novità che, allo stato attuale, si struttura in più di cinquemila righe di codice. Questa funzionalità aggiuntiva prevede l’implementazione di due tecnologie interdipendenti. I monitor virtuali, infatti, non sono legati al backend headless, ma l’unico modo per utilizzare il backend headless è creare monitor virtuali, motivo per cui questa merge request li introduce entrambi.
Sono state aggiunte le seguenti funzionalità:
- Possibilità di eseguire il backend nativo solo su un nodo di rendering e senza evdev;
- Possibilità di creare monitor virtuali tramite argomenti della riga di comando, principalmente per scopi di debug. A tal fine, un’istruzione da utilizzare come esempio è la seguente:
mutter --wayland --headless --virtual-monitor 1280x720 --virtual-monitor 1280x720
- Possibilità di creare stream PipeWire di virual monitor tramite il nuovo metodo D-Bus org.gnome.Mutter.ScreenCast.Session.RecordVirtual.
Per ora questa nuova aggiunta complessa al codice di GNOME sembra essere stata introdotta principalmente a scopo di debug. Nel tempo potrebbe rivelarsi utile anche in altri ambiti, soprattutto parlando di VM e container, grazie anche allo scarso consumo di risosorse, essendo una funzionalità attivabile on demand.
In attesa della final release di mercoledì prossimo, cui dedicheremo un articolo riepilogativo, vi invito a visionare la pagina ufficiale della merge request, tramite questo link.
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