Nelle ultime settimane vi abbiamo raccontato tutta la vicenda circa il ritorno di Richard Stallman nel Board della Free Software Foundation. Ritorno che è stato in discussione fino ad oggi a causa delle forti pressioni portate avanti da diverse aziende del settore contrarie al suo rientro.
Ad esempio, Red Hat e Fedora hanno deciso di bloccare qualsiasi finanziamento e collaborazione con la FSF. Persino il distaccamento Europeo della FSF si è dichiarato contro il rientro di RMS. Tutte queste polemiche hanno portato alle dimissioni del precedente Board e all’elezione di un nuovo consiglio, il quale ha preso una decisione definitiva.
Stallman torna a casa
Alla fine la community ha vinto. In tantissimi hanno firmato la lettera a supporto di Stallman ed è stato addirittura aperto un sito web in suo favore. Nella giornata di ieri il Board ha pubblicato un comunicato in cui conferma il rientro di RMS:
I membri votanti della Free Software Foundation, compreso il consiglio di amministrazione, hanno votato per nominare Richard Stallman a un seggio nel consiglio dopo diversi mesi di discussioni approfondite e deliberazioni ponderate. Abbiamo deciso di riportare RMS perché ci mancava la sua saggezza. Il suo acume storico, legale e tecnico sul software libero non ha rivali. Ha una profonda sensibilità per i modi in cui le tecnologie possono contribuire sia al miglioramento che alla diminuzione dei diritti umani fondamentali. La sua rete globale di conoscenze è inestimabile. […]
parole effettivamente indiscutibili. Non manca un passaggio sugli errori di Stallman, dei quali si dice pentito.
RMS riconosce di aver commesso degli errori. Ha sinceri rimpianti, soprattutto per come la rabbia nei suoi confronti abbia influito negativamente sulla reputazione e sulla missione della FSF. Mentre il suo stile personale rimane preoccupante per alcuni, la maggioranza del consiglio ritiene che il suo comportamento si sia moderato e crede che il suo pensiero rafforzi il lavoro della FSF nel perseguimento della sua missione.
Il Board fa pubblica ammenda anche sulla gestione del suo rientro, decisamente rivedibile:
Ci assumiamo la piena responsabilità di quanto male abbiamo gestito la notizia della sua elezione a un seggio nel consiglio di amministrazione. Avevamo pianificato un flusso di annunci che non è stato eseguito […] nella sequenza corretta. Il personale della FSF avrebbe dovuto essere informato e consultato per primo. L’annuncio di RMS a LibrePlanet è stato una completa sorpresa per lo staff, per tutti coloro che hanno lavorato così duramente per organizzare un grande evento, per i relatori di LibrePlanet e per gli espositori. Avevamo sperato in un processo di rientro più inclusivo e ponderato e ci scusiamo perché così non è stato.
Le parole di Stallman
Parallelamente all’annuncio ufficiale lo stesso RMS ha scritto nero su bianco le sue riflessioni. Si dice dispiaciuto per i suoi errori, sostenendo che spesso le sue parole, ritenute offensive, non sono state ben pesate per sua ignoranza ma mai per cattiveria.
Ho scoperto che alcune persone hanno avuto reazioni negative al mio comportamento, di cui non ero nemmeno a conoscenza. Tendendo ad essere diretto e onesto con i miei pensieri, a volte mettevo gli altri a disagio o addirittura li offendevo, specialmente le donne. […] Chiedo scusa a ciascuno di loro.
Infine si è difeso circa le accuse di essere un sostenitore di Epstein.
Con mia grande sorpresa, alcuni pensavano che il mio messaggio in difesa di Minsky difendesse Epstein. Come ho affermato in precedenza, Epstein è uno stupratore seriale e gli stupratori dovrebbero essere puniti. Desidero che le sue vittime e coloro da lui danneggiati ricevano giustizia.
Stallman è tornato ma il prezzo da pagare è alto: la FSF corre ora il rischio di non essere più riconosciuta dalle aziende più importanti del panorama Open.
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