Entroware, insieme a TUXEDO e System76, rientra nel novero delle aziende che produce e vende laptop Linux based. Questi produttori pur non essendo noti come i big del settore quali Lenovo, Apple, Asus, etc sono una garanzia in termini di qualità. In questi giorni la casa inglese ha svelato l’Entroware Proteus, diamo uno sguardo alle specifiche e cerchiamo di capire se si tratta di un prodotto per cui vale la pena spendere i propri risparmi.
Entroware Proteus
Stiamo parlando di un laptop da 15,6 pollici che racchiude una batteria molto capiente, da ben 73 Wh. Anche se utilizzato in modo intensivo il Proteus è in grado di garantire diverse ore di utilizzo e questa è probabilmente la principale qualità del prodotto. Le altre specifiche non sono di primo piano, a partire dal display LED IPS opaco (opaco è bello!) da 15,6 pollici ma con una risoluzione di 1920 × 1080, quindi solo FHD. Di contro il nuovissimo InfinityBook Pro 14 di TUXEDO, di cui vi parlerò in un prossimo articolo, ha uno schermo 2K. Il colore MATTE black mi piace molto e ben si sposa con la tastiera retroilluminata. Le dimensioni sono nella norma, 19.9mm x 220.5mm x 357mm, mentre il peso è sopra la media: 1.74Kg.
Sotto il cofano troviamo i processori Intel Tiger Lake di 11a generazione, con gli acquirenti in grado di scegliere tra il processore Intel Core i5-1135G7 e il processore Intel Core i7-1165G7. Quest’ultimo costa 120£ in più. Il comparto grafico è demandato alla GPU integrata Intel Iris Xe. Lato memoria troviamo 8 GB di RAM e un SSD PCIe NVMe da 250 GB entrambi aggiornabili rispettivamente fino a un massimo di 64 GB di RAM e 2 TB di storage. In realtà, come molti laptop moderni, il Proteus ha uno slot di espansione per un secondo dispositivo di archiviazione M.2, che gli conferisce una capacità complessiva di 4 TB. Ad oggi avere 16GB di RAM e almeno 500GB di hard disk mi sembra essenziale e sinceramente non capisco perché i produttori si ostinino a vendere queste configurazioni 8/256GB. Probabilmente per contenere il prezzo finale. In ogni caso l’upgrade a 16/500 GB costa 100 sterline in più, soldi ben spesi.
Buona la dotazione di porte con una versatile Thunderbolt 4 che supporta alimentazione, visualizzazione e trasferimento dati. Presenti anche un paio di porte USB Type-A (una 2.0, una 3.2) e una singola porta USB Type-C (3.2). Non manca il jack audio da 3,5 mm, un HDMI full-size e una porta Ethernet. Presente anche una webcam da 720p, incastonata in un labbro della cornice superiore, un microfono, uno slot per schede microSD e il Kensington Lock, che vi permette di bloccare il portatile quando vi allontanate dallo stesso. Il laptop è disponibile per l’acquisto con Ubuntu 20.04 LTS o Ubuntu MATE 20.04 LTS.
Prezzo non per tutti
Come per tutti i laptop Linux based il punto dolente è il pezzo. Il modello base parte da 820£ con i5, 8 GB di RAM e un SSD da 250 GB. La conversione sterlina/euro porta il prezzo a circa 950€. Da sottolineare la durata della garanzia che è pari a tre anni. Per ulteriori dettagli e per l’acquisto di questo prodotto vi rimando al sito ufficiale.
P.S: Vale la pena acquistarlo? La qualità intrinseca del prodotto non si discute ma a questo prezzo si può trovare di meglio sul mercato. Il Proteus è indicato per essere usato in ufficio o su una scrivania in casa e non sicuramente per essere portato in giro, visto il peso non certamente contenuto. Allo stesso tempo non è abbastanza potente per un uso professionale e nemmeno per il gaming. Penso vada sicuramente bene per chi ne fa un uso “da ufficio” o poco più. Cosa ne pensate?
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