Shells.com: VM con GNU/Linux o Windows da web browser
Nell’articolo di oggi voglio parlarvi di Shells, un servizio in grado di fornire ai propri utenti un desktop remoto nel cloud, cui poter accedere tramite un’applicazione dedicata o attraverso un web browser. In sostanza, vi permette di avere un’istanza di una VM con GNU/Linux, o Windows, accessibile tramite Firefox sul vostro desktop o tramite app su smartphone.
Shells: personal cloud computer
Shells è un servizio relativamente nuovo ma già ricco di funzionalità, tali da renderlo un prodotto già maturo e pronto ad un uso anche avanzato. Grazie a Shells, infatti, sarete in grado di avviare più macchine virtuali in pochi secondi, ciascuna con un sistema operativo diverso. L’idea di base, quindi, è quella di portare il sistema operativo nel cloud. La scelta dei sistemi operativi è abbastanza vasta, al momento della scrittura dell’articolo sono selezionabili:
- Windows Server 2019 based: pagando una licenza aggiuntiva di 9 dollari al mese;
- Windows 10 Pro o Windows 7 pro: inserendo una licenza;
- Ubuntu 20.04 ed i flavour Xubuntu e Kubuntu;
- Linux Mint: attualmente in beta;
- Manjaro 21: con XFCE, KDE o Gnome;
- OpenSuse;
- Tails.
Caratteristiche e prezzi
Chi si avvicina per la prima volta al pinguino, e magari non ha un computer abbastanza potente da poter installare VirtualBox o VMWare, può avvalersi di questa soluzione. Sono moltissimi, in realtà, anche i vantaggi anche per chi si occupa di programmazione. Qualsiasi editor, da nano e vim passando per Eclipse fino a VScode, infatti, è completamente compatibile con Shells. Una volta finita la scrittura del programma, inoltre, questa soluzione rende possibile testare e distribuire tutto in un unico posto. Basta avviare la VM con il sistema operativo desiderato ed il gioco è fatto.
La modalità avanzata della GUI di Shells, inoltre, offre agli utenti più esperti maggiori possibilità di interfacciarsi con la propria istanza. È possibile, ad esempio, stabilire una connessione SSH sicura con la Shell, impostare un indirizzo IP dedicato (con una maggiorazione di 1$ al mese sul costo dell’abbonamento) o cambiare la posizione del server host.
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