Quanti sono gli uomini e quante le donne nella comunità open source? Quanto è veramente aperta e inclusiva la community? A queste domande vuol provare a dare una risposta la Linux Foundation. Come? Attraverso un apposito sondaggio.
Linux Foundation Survey
La comunità Linux e più in generale il mondo open source presenta alcuni leader donna e/o persone di colore. Mi riferisco, ad esempio, a Nithya Ruff, presidente della Linux Foundation; a Abby Kearns, CTO di Puppet; a Kelsey Hightower, ingegnere di Google Cloud ed esperto di Kubernetes. Ma, secondo un sondaggio condotto da GitHub nel 2017, solo il 3% degli sviluppatori è donna.
Per vederci un po’ più chiaro e per avere numeri aggiornati The Linux Foundation ha dato il via ad un sondaggio dal titolo Diversità, equità e inclusione nell’open source. Il sondaggio richiede circa 15 minuti per essere completato, si tratta di 54 domande. Molte sono abbastanza generiche e riguardano le generalità della persona (età, lavoro, titolo di studio, etc) altre scendono un po’ più nei dettagli personali (genere, identità di genere, etc). Si tratta di tematiche molto discusse anche in Italia, proprio in questi giorni. Per chi completa il sondaggio è garantito uno sconto del 20% per partecipare all’Open Source Summit/Embedded Linux Conference, che si terrà a Seattle dal 27 al 30 settembre 2021.
Linux Foundation non sta facendo questo studio solo per sé: la cosa è stata promossa da numerose aziende pro-open-source, come AWS, CHAOSS, GitHub, GitLab, Red Hat e VMware. Perché istituire questo sondaggio? Perché, come ha affermato Jim Zemlin, direttore esecutivo della Foundation, “il software open-source è creato da persone con background, nazionalità, orientamenti e identità molto diversi, tutte le cui opinioni devono essere rispettate, incluse e riconosciute”. Potete accedere al sondaggio cliccando qui.
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