Con il termine inglese uptime, si indica l’intervallo di tempo in cui un sistema informatico è stato ininterrottamente acceso e perfettamente funzionante. Il termine opposto è, ovviamente, downtime. Con un nuovo driver battezzato PFRUT (Platform Firmware Runtime Update and Telemetry) Intel intende migliorare sensibilmente il tempo di uptime dei sistemi Linux.
Grazie a una miglior gestione dei processi, della memoria e in generale a un affinamento dei sistemi operativi, al giorno d’oggi il riavvio di una macchina è sempre meno frequente. Ciò è molto importante soprattutto in ambito server, dove l’uptime è una caratteristica importantissima. I servizi devono funzionare. Sempre.
PFRUT arriverà con Linux 5.17
Se negli ultimi anni è arrivato il live patching, per consentire di aggiornare il kernel senza riavviare la macchina, ora Intel sta lavorando alla possibilità di aggiornare il firmware senza necessità di riavvii. L’obiettivo del driver PFRUT è proprio questo. Oltre al driver, che dovrebbe arrivare con Linux 5.17 (tra un paio di mesi circa), sarà rilasciato anche un apposito tool da riga di comando per gestire l’aggiornamento del firmware e ottenere informazioni utili (telemetria, stats, etc).
Attualmente, la novità sembra dedicata solo al mondo server, non si parla di sistemi consumer. Se avrà successo però possiamo sperare che nei prossimi mesi venga portata anche su PC desktop per consentirci di parchare il BIOS senza chiudere Youtube😜
Per ulteriori dettagli, vi rimando al commit pubblicato da Intel e a questo documento PDF che illustra nei particolari il lavoro fatto dalla casa di Santa Clara.
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