Da poche ore è stato presentato il nuovo Ubuntu for Android una nuova applicazioni dedicata a smartphone e tablet Android con processore dual core la quale ci permetterà di trasformare il nostro dispositivo in un pc con Ubuntu. Difatti ci basterà collegare il dispositivo ad una tv per poter avere Ubuntu con tutte le sue funzionalità.
Assieme ad Ubuntu for Android avremo già preinstallate alcune applicazioni quali Chromium, Google Calendar, Google Docs, Thunderbird, Gwibber, VLC, PiTiVi, “Ubuntu Music Player” (dal look simile a Rhythmbox) e Ubuntu Photo Gallery (Shotwell) ed inoltre Ubuntu TV. Potremo utilizzare il nostro dispositivo come tastiera o mouse ma è consigliabile l’utilizzo attraverso una tastiera o mouse bluetooth o usb.
Assieme ad Ubuntu for Android avremo già preinstallate alcune applicazioni quali Chromium, Google Calendar, Google Docs, Thunderbird, Gwibber, VLC, PiTiVi, “Ubuntu Music Player” (dal look simile a Rhythmbox) e Ubuntu Photo Gallery (Shotwell) ed inoltre Ubuntu TV. Potremo utilizzare il nostro dispositivo come tastiera o mouse ma è consigliabile l’utilizzo attraverso una tastiera o mouse bluetooth o usb.
Ubuntu for Android non è un sistema operativo mobile in alternativa ad Android ma un’applicazione la quale ci permette di avere sempre con noi Ubuntu e di utilizzarlo semplicemente collegando il nostro dispositivo ad un televisore o monitor. Inoltre durante l’utilizzo potremo anche consultare le notifiche di Android direttamente dalle notifiche di sistema.
Il nuovo Ubuntu for Android è disponibile per ora solo su richiesta e sarà rilasciato e disponibile a tutti nei prossimi mesi. Ubuntu for Android richiede un processore dual core da almeno 1Ghz, Android 2.3 o superiore, 512Mb di Ram, 2Gb di spazio disponibile e scheda video che supporti X driver; Open GL, ES/EGL
Per maggiori informazioni su Ubuntu for Android basta consultare la nuova pagina dedicata nel sito di Ubuntu oppure l’annuncio del nuovo progetto nel blog di Mark Shuttleworth.
Per maggiori informazioni su Ubuntu for Android basta consultare la nuova pagina dedicata nel sito di Ubuntu oppure l’annuncio del nuovo progetto nel blog di Mark Shuttleworth.