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Il caso Linux Mint e i profitti del Plugin di Amazon

Nei giorni scorsi sono apparse in rete notizie che accusavano Linux Mint di aver modificato il codice del plugin di Amazon Music Store presente su Banshee. Il codice è stato scoperto da un blog tedesco e riportato in fretta e furia su OMG Ubuntu! facendo sembrare che Linux Mint fosse una Distribuzione non onesta con i suoi utenti. Sembrava difatti che attraverso quella modifica il 100% dei profitti sulle vendite andasse completamente a Linux Mint e non come avviene su Ubuntu il quale dona il 25% per lo sviluppo di Gnome.
Personalmente se fosse cosi non vedevo niente di male in tutto questo dato che non c’è alcun obbligo con Gnome e sicuramente il mantenimento di Linux Mint costa in server, servizi ecc essendo una Distribuzione libera vive sopratutto sulle donazioni.
Dopo aver scatenato molte critiche, sopratutto visto il successo che sta avendo in questi ultimi tempi Linux Mint, è arrivata la risposta di Clement Lefebvre il patron di LM indicando che la modifica del codice era stata effettuata per problemi con l’Affiliate ID.

Da qui l’idea di portare i proventi ottenuti dall’acquisto di musica attraverso il plugin di Amazon Music Store portandoli al 50% per Linux Mint e il 50% per Gnome.
Alla fine come possiamo vedere Linux Mint offre ben il 50% dei suoi ricavi allo sviluppo di Gnome e non il 25% come Ubuntu.

Vedremo se anche Ubuntu darà il 50% dei ricavi a Gnome…..

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