L’Unione Europea ha condannato Intel a pagare un miliardo di Euro per aver venuto processori X86 in maniera sleale.
La maggior parte dei pc desktop e portatili presenti sul mercato si basa su processori Intel, azienda statunitense diventata leader delle cpu in maniera però alquanto “sleale”. Questo almeno secondo l’Unione Europea che ha condannato l’azienda di Santa Clara a pagare ben 1 miliardo di Euro per “abuso di posizione dominante sul mercato dei processori X86”. La sentenza inflitta ad Intel risale al 13 maggio 2009 e riguarda gli anni dal 2002 al 2007 durante i quali l’azienda di Santa Clara raggiunse il 70% del mercato imponendosi sulla rivale AMD, praticando notevoli sconti ai produttori di personal computer, incentivandoli quindi all’acquisto dei propri chip.
Dalla sentenza del 2009, Intel ha cercato in tutti i modi di ribaltare la decisione del Tribunale dell’Unione Europea, raggiungendo un’accordo con la rivale AMD e successivamente con la statunitense Federal Trade Commission (FTC) statunitense.
La Corte di Giustizia di Lussemburgo, ha però respinto il ricorso di Intel, l’azienda statunitense dovrà quindi pagare 1 miliardo di Euro. C’è da chiedersi se davvero i produttori hanno deciso di utilizzare Intel solo perché le CPU erano scontate o effettivamente i processori dell’azienda di Santa Clara sono più affidabili / migliori di AMD.
La Corte di Giustizia di Lussemburgo, ha però respinto il ricorso di Intel, l’azienda statunitense dovrà quindi pagare 1 miliardo di Euro. C’è da chiedersi se davvero i produttori hanno deciso di utilizzare Intel solo perché le CPU erano scontate o effettivamente i processori dell’azienda di Santa Clara sono più affidabili / migliori di AMD.
Secondo voi sono migliori le CPU AMD o Intel? Fateci sapere il vostro parere commentando questo articolo.
Ringrazio la nostra lettrice MoMy per la segnalazione.