Hewlett Packard ha annunciato di voler licenziare altri 16.000 lavoratori, salgono cosi a più di 50.000 i dipendenti lasciati a casa dall’azienda statunitense negli ultimi due anni.
Per HP è tempo di grandi cambiamenti, la crisi e il successo di Lenovo stanno portando gravi problemi all’azienda statunitense che ha chiuso l’ultimo trimestre fiscale con un -1%. Per questo motivo l’azienda, guidata da Meg Whitman, ha deciso di effettuare un nuovo taglio del personale, annunciando che nei prossimi mesi verranno licenziati dagli 11 a 16.000 dipendenti.
Da notare che l’azienda ha chiuso il secondo trimestre fiscale registrando profitti per 1,27 miliardi di dollari, con un rialzo del 18% se confrontato con i “soli” 1,08 miliardi di dollari raccolti nello stesso periodo dell’anno precedente. Il problema però riguarda gli utili per azione, che sono passati a 88 da 87 centesimi, i ricavi sono scesi dell’1% mettendo cosi in seria crisi l’azienda statunitense. Secondo Meg Whitman, tagliando dagli 11 a 16.000 posti di lavoro gli utili potrebbero aumentare passando da 86 a 90 centesimi per azione.
Da notare che nel piano di ristrutturazione troviamo anche la collaborazione tra HP e Google, con la produzione e commercializzazione di nuovi personal computer basato su Chrome OS / Android, inoltre nei giorni scorsi Hewlett-Packard ha annunciato di essere diventata partner ufficiale di Ubuntu Kylin, portando cosi nei mercati orientali molti nuovi personal computer con Ubuntu preinstallato.
Speriamo quindi che Linux, possa far ritornare in attivo HP cosi da evitare il licenziamento di altri dipendenti dell’azienda produttrice statunitense.