I developer del progetto SyncWall hanno recentemente rilasciato la versione 2.0 del famoso software per sincronizzare i nostri wallpaper in più pc.
SyncWall è un software open source multi-piattaforma (disponibile quindi per Linux, Windows e Mac) che ci fornisce un’ottimo gestore degli sfondi. Tra le principali caratteristiche troviamo la possibilità di cambiare lo sfondo automaticamente dopo un certo periodo, con tanto di supporto per avere uno sfondo diverso per ogni spazio di lavoro. Caratteristica che rende SyncWall un progetto unico del suo genere è la possibilità di sincronizzare gli sfondi su più pc anche con diverso sistema operativo, con le stesse impostazioni e sfondi predefiniti il tutto senza dovergli salvare o configurare su ognuno di essi.
Da pochi giorni è disponibile la nuova versione 2.0 di SyncWall, aggiornamento che migliora il supporto per i nuovi ambienti desktop e distribuzioni Linux grazie alla correzione di diversi bug ed inoltre aggiunge nuove features.
Da pochi giorni è disponibile la nuova versione 2.0 di SyncWall, aggiornamento che migliora il supporto per i nuovi ambienti desktop e distribuzioni Linux grazie alla correzione di diversi bug ed inoltre aggiunge nuove features.
SyncWall 2.0 include l’avvio automatico in Linux, aggiunge la nuova opzione per sincronizzare automaticamente gli sfondi nei pc presenti nella stessa rete locale, per Linux arriva (finalmente) la possibilità di modificare il percorso predefinito della directory dove sono salvati gli sfondi.
Tra i vari bug corretti troviamo risolto il problema del ritaglio dello sfondo per l’allineamento orizzontale, risolti anche alcuni problemi con lo spashscreen in Linux, risolto anche il bug che impediva il corretto ripristio dell’applicazione dopo aver cambiato uno sfondo manualmente.
Per maggiori informazioni e per scaricare i sorgenti o la versione per Windows o Mac di SyncWall 2.0 basta collegarci in questa pagina.
SyncWall 2.0 sarà presto disponibile per Arch Linux attraverso AUR oppure per Ubuntu e derivate attraverso i PPA WebUpd8 come indicato in questo nostro precedente articolo.