Canonical ha deciso di terminare il supporto di Ubuntu Touch per lo smartphone Galaxy Nexus e per i tablet Nexus 7 (2012) e Nexus 10, confermando anche che non sarà disponibile la versione per Nexus 5.
Ad un’anno dal rilascio delle prime immagini di Ubuntu Touch, gli sviluppatori Canonical hanno annunciato grandi cambiamenti nello sviluppo del nuovo sistema operativo mobile open source.
Lavorare per il supporto di più device sta portando non pochi problemi, i quali vanno a rallentare lo sviluppo del sistema operativo mobile, per questo motivo Canonical ha deciso di puntare solo su due versioni: smartphone Nexus 4 e tablet Nexus 7 (l’attuale versione) terminando il supporto per Galaxy Nexus e Nexus 7 (modello 2012) e Nexus 10. Canonical inoltre ha confermato che attualmente non verrà supportato Nexus 5, nuovo smartphone realizzato da Google in collaborazione con LG che sta riscuotendo un notevole successo di vendite in tutto il mondo.
Lavorare per il supporto di più device sta portando non pochi problemi, i quali vanno a rallentare lo sviluppo del sistema operativo mobile, per questo motivo Canonical ha deciso di puntare solo su due versioni: smartphone Nexus 4 e tablet Nexus 7 (l’attuale versione) terminando il supporto per Galaxy Nexus e Nexus 7 (modello 2012) e Nexus 10. Canonical inoltre ha confermato che attualmente non verrà supportato Nexus 5, nuovo smartphone realizzato da Google in collaborazione con LG che sta riscuotendo un notevole successo di vendite in tutto il mondo.
Nexus 7,10 e Galaxy Nexus potrebbero comunque rimanere supportati dalla comunità anche se in data odierna sono gran pochi i device ottimamente supportati attraverso sviluppatori di terze parti (nell’elenco troviamo molti device con lo sviluppo abbandonato o fermo da mesi).
Staremo a vedere se questi cambiamenti andranno a migliorare lo sviluppo di Ubuntu Touch, sistema operativo mobile che stando a Canonical è pronto ad approdare nei primi device ma che nella realtà risulta ancora molto incompleto.
Staremo a vedere se questi cambiamenti andranno a migliorare lo sviluppo di Ubuntu Touch, sistema operativo mobile che stando a Canonical è pronto ad approdare nei primi device ma che nella realtà risulta ancora molto incompleto.