Da Adobe arriva la notizia dell’abbandono del software “in scatola” per passare all’innovativo Creative Cloud disponibile solo in abbonamento, tutto questo potrà portare benefici anche per le applicazioni open in Linux.
Adobe ha annunciato che da giugno verrà abbandonata la suite d’applicazioni contenente software come Photoshop, InDesign, Illustrator, Dreamweaver, Adobe Premiere ecc per passare alla nuova soluzione Creative Cloud dove l’utente non avrà più una licenza ma un’abbonamento mensile o annuale di un software oppure tutta la suite. Con Adobe Creative Suite 6 (che da giugno 2013 non verrà più aggiornato) si chiude l’era del software rilasciato in supporto ottico e disponibile nei vari negozi d’informatica e inizia l’era del Creative Cloud sistema che ha debuttato quasi un’anno fa e che richiede l’utilizzo dei software solo tramite abbonamento il quale consentirà di scaricare e usare uno o tutti i software disponibili nella suite.
I prezzi della nuova Creative Cloud sono di ben 24,59 Euro al mese per usare una versione completa di un software della suite (esempio Adobe Photoshop CC) fino ad arrivare a 86 Euro al mese per poter utilizzare tutti i software disponibili nella suite. Adobe Creative Cloud è una soluzione che va a combattere anche la pirateria tagliando cosi fuori tutti gli utenti che utilizzando i software delle suita scaricando da internet versioni contraffatte del software. Secondo Adobe sarà impossibile sproteggere Adobe Creative Cloud tutto questo potrebbe far avvicinare gli utenti alle varie alternative open e gratuite disponibili anche su Linux come Gimp, InkScape e altre applicazioni.
Non è detto inoltre che visto i guadagni che porterà il nuovo progetto Adobe possa avvicinarsi a Linux offrendo la versione di Creative Cloud nativa anche per Linux.
Credits Image: Adobe
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