Sicuramente la maggior parte di voi conosce GParted, famosissimo programma open-source di partizionamento che rende le operazioni di modifica dei nostri dischi rigidi facili e veloci. Da diverso tempo non parliamo di quest’app sulle pagine di LFFL, la release 1.2 di GParted ci da sicuramente l’occasione per recuperare. Si tratta di un aggiornamento molto interessante, che arriva ad un anno di distanza dal precedente, per una chiave su tutte: introduce il supporto per il file system exFAT sviluppato da Microsoft.
GParted 1.2: arriva exFAT
Come sapete exFAT fa parte di Linux da pochi mesi, diciamo dal rilascio di Linux 5.4, in seguito all’apertura da parte di Microsoft. Essendo un file system proprietario in precedenza non poteva essere utilizzato sul pinguino. Le versioni successive del kernel hanno migliorato il supporto per exFAT, in particolare in Linux 5.7, è stato incluso un driver che consente prestazioni veramente degne di nota.
La gestione di exFAT avviene grazie all’utility da command-line exfatprogs che va installata sul vostro PC. Per farlo è necessario avere alcuni packages pre-installati:
Ubuntu:
sudo apt-get install autoconf libtool pkg-config
Fedora, RHEL:
sudo yum install autoconf automake libtool
Dopo aver scaricato il codice sorgente, spostatevi nella cartella di download (cd /directory…/) e date i seguenti comandi:
./autogen.sh
./configure
make
make install
Per ulteriori dettagli e per il download dell’utility vi rimando alla relativa pagina GitHub ufficiale.
Ci sono poi diverse novità minori:
- Corretto un problema che impediva l’avvio di Gparted quando la variabile PS_FORMAT era settata
- Chiusi alcuni bug riguardanti Gitlab
- Traduzioni aggiornate
- Bug fixing
Nei prossimi giorni arriverà anche una nuova versione della mini-distro live (Debian-based) con GParted 1.2 preinstallato e supporto per il kernel Linux 5.10 LTS. Potete scaricare Gparted 1.2 da Sourceforge.
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