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Microsoft propone un’interessante patch per Linux 5.12

Linux

Microsoft ha prodotto un’interessante patch per la versione 5.12 del kernel Linux, che arriverà ad Aprile. La patch consentirà il boot di un OS Linux come partizione di root sull’hypervisor Hyper-V. L’idea frulla da tempo nelle teste degli ingegneri di Microsoft che, già a settembre 2020, avevano dichiarato di voler creare uno stack di virtualizzazione completo con Linux e Hypervisor sottomettendo una RFC (request for comment). Dopo l’RFC Microsoft ha rilasciato una patch nel corso del mese di novembre che consiste nella creazione di un’interfaccia per l’esecuzione di macchine virtuali (guest) su Microsoft Hypervisor.

Hyperv-next, patch per Linux 5.12

Linux già oggi funziona bene su Hyper-V ma l’architettura richiede che ci sia almeno una partizione di root basata su Windows. Questa partizione di root ha accesso diretto all’hardware, mette a disposizione memory manager, API di gestione, controllo del disco, etc. Attraverso di essa vengono create tutte le partizioni guest (Windows o Linux che siano).

Hyper-V architettura Linux
L’architettura di Hyper-V

Ad oggi Microsoft non ha ancora chiarito come intende usare questo nuovo stack Linux ma i vantaggi non mancano di certo. Ad esempio, usare Linux come partizione di root potrebbe portare benefici in termini di sicurezza e/o performance. Inoltre, Azure esegue un numero sempre crescente di macchine virtuali Linux. I dati esatti non sono stati pubblicati, ma le VM Linux hanno costituito più della metà del carico di lavoro dal 2019, il dato è stato confermato da un ingegnere Microsoft che ha affermato che “l’utilizzo di Linux sul nostro cloud ha superato Windows”.

Non dobbiamo dimenticare che Hypervisor è un componente chiave non solo su server ma anche su desktop. Ad esempio è molto importante in Windows 10 perché viene usato per eseguire il Windows Subsystem for Linux 2, che recentemente ha ricevuto una nuova versione del kernel tramite Windows Update, e per Application Guard.

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