Grazie ad una nuova collaborazione tra Canonical, Collabora e Nextcloud, è stato eseguito il porting dell’Ubuntu Nextcloud Appliance, integrante la suite per l’ufficio Collabora Online, sui dispositivi Raspberry Pi. Le tre aziende dell’IT, quindi, dopo il rilascio della piattaforma per i soli sistemi Intel NUC dello scorso anno, hanno unito le forze per rendere compatibili anche gli SBC più commercializzati del momento.
Raspberry Pi: una potente soluzione cloud per l’ufficio user friendly
Per quanti si stessero chiedendo di cosa sto parlando, facciamo un piccolo passo indietro. Nextcloud è, in estrema sintesi, una piattaforma di produttività self-hosted. Questa soluzione è nata per offrire ai propri utenti il controllo sui propri dati nel senso più letterale e diretto. La piattaforma, infatti, va installata su un proprio server. Si avrà così accesso ad un proprio spazio cloud, e ad una suite completa per l’ufficio, grazie a Collabora Online, consapevoli che i propri dati sono in un luogo autogestito, anziché sparsi da qualche parte nel mondo. Al sicuro.
La difficoltà intrinseca di questa soluzione, ovviamente, consiste nel riuscire ad installare e configurare il tutto correttamente su una Raspberry che fa da server. Installare una distribuzione GNU/Linux, configurare un server web ed installare Nextcloud non è una procedura alla portata di tutti. Tralasciando la successiva manutenzione richiesta nel corso del tempo.
Nextcloud Ubuntu Appliance
Ed è qui che è entra in gioco l’Ubuntu Appliance. Un’appliance è un sistema operativo all-in-one, integrante un bundle specifico di applicazioni, completamente pre-configurato, che implementa anche un meccanismo di aggiornamento automatico, in modo che la manutenzione non richieda più l’intervento umano.
Fino a pochi giorni fa, però, l’appliance Ubuntu con Collabora Online e Nextcloud era disponibile solo sui dispositivi Intel NUC. Da oggi, tuttavia, la piattaforma è finalmente installabile anche su Raspberry Pi e dispositivi ARM aziendali. Ciò consente a decine di migliaia di utenti Raspberry di trasformare il loro SBC in una soluzione di collaborazione self-hosted in pochi minuti. E con costi davvero irrisori.
Per maggiori informazioni su questa piattaforma, vi rimando al sito ufficiale di Ubuntu, dove è disponibile anche una pratica guida all’installazione per Raspberry.
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