Lo scopo di questa guida è mostrare una tecnica generale per eseguire il backup dei dati da una macchina virtuale ad un’altra, locata in una zona geografica diversa, con diverso fuso orario. Il tutto indipendentemente dalla piattaforma cloud utilizzata. Il punto cruciale di questa procedura, motivo per cui la riporto qui su LFFL, è che questa operazione non può essere effettuata direttamente, ma sarà necessario un passaggio aggiuntivo degno di nota. Come fonte ho utilizzato una guida pubblicata sul blog ufficiale di Red Hat.
Backup su VMs geograficamente distanti
Eseguire correttamente e periodicamente il backup dei dati è un importante problema per utenti ed aziende. Il backup di file e cartelle è fondamentale per impedire la perdita di dati, che può essere accidentale o causata da attacchi informatici. Di solito, si esegue il backup su dischi rigidi esterni o su server locali ma, soprattutto negli ultimi tempi, è sempre più diffusa l’abitudine di sfruttare, almeno parzialmente, una qualche forma di architettura cloud.
Eseguire il backup di dati archiviati in una VM su una seconda macchina locata in una regione geografica diversa garantisce la ridondanza dei dati. Se un sistema si guasta o si verifica un disastro naturale in una zona, i dati dell’utente sono al sicuro e disponibili nell’altra. Propedeutico, quindi, l’accesso ad una piattaforma cloud sulla quale poter creare due VM, locate su server distanti geograficamente, con connessioni SSH configurate correttamente.
Creare il volume virtuale e lo snapshot tampone
Il primo step consiste nel creare un volume virtuale da utilizzare per lo stoccaggio dei dati. Dopo averlo creato tramite la piattaforma che avete scelto di utilizzare, associatelo alla VM di cui volete effettuare il backup. Da questa prima istanza, quindi, eseguite le seguenti direttive per formattare il volume e montarlo:
lsblk #per scoprire il nome del volume sudo mkfs -t ext4 /dev/xvdf #per formattare il volume, ipottizzando sia xvdf sudo mkdir /mnt/mydisk sudo mount /dev/xvdf /mnt/mydisk
Create ora un file di test su questo volume, ed effettuate l’umount:
sudo vim test #contentuto libero sudo umount /mnt/mydisk
Il volume, quindi, è ancora collegato all’istanza ma non è montato. Bisognerebbe collegarlo all’istanza di backup. Questo passaggio, tuttavia, non può essere effettuato direttamente poiché le due VM sono in zone geografiche differenti. Ed è proprio questo il punto cruciale di questa guida. Per superare questa difficoltà va prima creato uno snapshot da associare al volume creato in precedenza. Questa operazione può essere sempre eseguita agilmente tramite il portale messo a disposizione dal fornitore della piattaforma cloud che avete scelto di utilizzare.
Successivamente create un volume di questo snapshot, per poi collegarlo alla seconda VM che eseguirà il backup dei dati. I passaggi da seguire per il mount e l’accesso ai dati, ovviamente, saranno gli stessi riportati in precedenza. Completata l’operazione, come test, provate a cercare proprio il file creato in precedenza.
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