L’associazione per il Software libero ha scritto una lettera al Ministero dell’istruzione per diffidare i nuovi concorsi per docenti, pubblicati sul sito del MIUR.
Il concorso contiene una sezione volta a esaminare la preparazione digitale del candidato (esattamente 7 domande di competenze digitali), eppure secondo l’associazione diffidante “Il set di domande in questione risulta essere a tratti fuorviante, scritto con linguaggio improprio, con numerosi errori. Ma, soprattutto, il set di domande quasi nulla ha a che fare con la valutazione del grado di cultura digitale dei candidati e comunque e’ discriminatorio dal punto di vista tecnologico ed in particolare nei confronti degli utenti di software libero.“
Parole molto dure, seguite anche dalle statistiche: delle 490 domande presenti sul sito del concorso, 54 presentano risposte errate (di cui 15 gravi) e 106 fanno riferimento a dettagli specifici del sistema operativo proprietario Windows.
La lettera continua rimarcando ulteriormente come la citazione di specifici programmi (spesso proprietari) discrimini gli utenti che ne utilizzino altri, in particolare i corrispettivi open source. Sarebbe come se nei quesiti per l’esame teorico della patente non si parlasse di “automobile”, ma di “Fiat”. Inoltre l’indicazione di specifici programmi a pagamento viene vista come una pubblicità de facto da parte di un ente pubblico.
La lettera è stata firmata da moltissime associazioni, tra le quali spiccano FSFE (Free software foundation Italia), LibreItalia, Wikimedia Italia, Prometeo (openlabto.org) e il Partito Pirata italiano.
Ringraziamo Sebastiano Cuffari per la sua segnalazione