Tramite questo articolo pubblicato sul sito ufficiale della distribuzione, gli sviluppatori di Kali Linux hanno reso pubblico il rilascio della versione 2021.2 del sistema operativo. Questa versione accoglie una combinazione di nuovi elementi, come Kaboxer, e miglioramenti delle funzionalità esistenti. Vediamo le principali novità.
Kali Linux 2021.2
Una delle novità di maggiore interesse introdotta in questa nuova release di Kali Linux è l’implementazione della versione 1.0 di Kaboxer. Acronimo di Kali Application Boxer, questa nuova funzionalità è dedicata completamente agli sviluppatori. Spesso, infatti, non è semplice creare un package di un tool. Ci sono vari criteri da soddisfare, a volte alcuni alberi delle dipendenze folli o modifiche peculiari del sistema. Potrebbe essere necessario utilizzare una libreria legacy o andare a modificare qualcosa che potrebbe creare conflitti con un’altra applicazione.
Kaboxer, appunto, serve a risolvere questi problemi. In pratica sfrutta i container, permettendo allo sviluppatore di inserire un pacchetto non standard complesso in un contenitore ed integrarlo con il resto del sistema operativo. Non si tratta, quindi, di contenitori autonomi, bensì integrati nei sistemi di gestione dei pacchetti Kali standard e possono essere installati/rimossi tramite comandi apt standard. Ciò significa che l’utente, senza accorgersi di alcuna differenza, potrà installare un programma Kaboxer e utilizzarlo senza dover eseguire alcuna procedura speciale.
Tweaks e nuovi tool
Kali Linux 2021.2 implementa anche Kali Tweaks, tool che semplifica la vita degli utenti che vogliono personalizzare Kali secondo i propri gusti in modo rapido, semplice e corretto. In particolare, permette di installare/rimuovere gruppi di tool, abilitare o disabilitare repository sperimentali o facilitare l’uso di Kali come VM guest.
Completamente ristrutturato anche il back-end del branch bleeding-edge di Kali, il repository che potete abilitare nella configurazione APT per avere accesso ai pacchetti creati con l’ultima versione del codice sorgente presente nel repository git upstream.
Come sempre, ogni nuova versione di Kali introduce anche nuovi tool. I più interessanti di questo rilascio sono:
- VSCode;
- Pacu: un framework per l’exploit di AWS;
- Peirates: Kubernetes penetration;
- Ghidra: un framework per il reverse engineering.
Ottimizzata anche la compatibilità con i Raspberry Pi. A partire da questo rilascio di Kali, infatti, il Bluetooth funziona perfettamente con qualsiasi modello. Gli sviluppatori della versione per il SBC, inoltre, sono riusciti ad ottenere un incremento di performance pari al 1500% e, contemporaneamente, a ridurre i tempi del primo boot da 20 a 15 secondi.
Per installare l’ultima versione di Kali Linux vi suggerisco di visitare questa pagina ufficiale dove è possibile scegliere la versione del sistema operativo ad hoc per la piattaforma più adatta alle vostre esigenze.
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