In origine era Pico, vecchio editor dei sistemi Unix, e poi fu Nano. La storia inizia 22 anni fa. Nel 1999 Chris Allegretta rilascia la prima versione di questo editor completamente open source. Oggi possiamo mettere le mani su Nano 5.9 che ora fa parte del progetto GNU. Presente nella stragrande maggioranza delle distribuzioni, si distingue da strumenti più complessi, come Vi e Emacs, per immediatezza e semplicità di utilizzo.
Nano 5.9
Nano è alla portata di tutti, punta molto sulla facilità d’uso. È molto utile per quelle persone che usano un editor saltuariamente, nel loro caso non vale la pena spendere tempo e risorse per imparare ad usare uno strumento più avanzato, potente o versatile.
Oltre alla modifica del testo, offre funzionalità aggiuntive, come undo/redo, evidenziazione della sintassi, ricerca e sostituzione interattiva, numeri di riga, completamento delle parole, blocco dei file, etc.
L’editor fornisce l’evidenziazione della sintassi per alcuni linguaggi. Potete scoprire quali lingue sono supportate controllando i contenuti della directory /usr/share/nano/
. Con il nuovo aggiornamento è stato introdotta anche l’evidenziazione della sintassi per file YAML, linguaggio utilizzato per la serializzazione dei dati. Per abilitare questa funzione è necessario modificare il file di configurazione dell’editor, ~/.nanorc
. Ad esempio, per PHP l’istruzione è la seguente:
include /usr/share/nano/php.nanorc
In nano 5.9 viene aggiunta l’estensione ai file temporanei, in modo che il controllo ortografico di un file C, ad esempio, controlli solo i commenti e le stringhe. Un’altra novità utile è che ora il numero del processo viene aggiunto al nome di un file per evitare conflitti in caso di crash dell’editor.
Il changelog completo può essere trovato qui, il software può essere scaricato dal sito ufficiale.
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