I nuovi utenti Linux preferiscono utilizzare l’architettura 64-bit ad indicarlo sono le varie statistiche che arrivano delle principali distribuzioni Linux come ad esempio Debian.
Finalmente i problemi con le architetture 64-bit riscontati nei primi anni sono ormai risolti grazie anche all’impegni di molti sviluppatori che ormai hanno introdotti il supporto per 64-bit in ogni applicazione, pacchetto libreria ecc.
Alcune distribuzioni consigliano la versione 64-bit, Chakra ad esempio non supporta più la versione 32-bit rilasciando le nuove release solo con ISO per 64-bit.
Se abbiamo installato Arch Linux nella versione 32-bit ma il nostro processore supporta anche l’architettura 64-bit possiamo migrare l’intero sistema operativo senza dover reinstallare tutti da capo.
Ecco come passare da Arch Linux 32-bit a 64-bit senza dover reinstallare l’intero sistema operativo.
La guida funziona con qualsiasi ambiente desktop di Arch Linux in teoria dovrebbe funzionare anche con Chakra Linux.
sudo pacman -Rs $(pacman -Qmq)
fatto questo aggiorniamo la nostra Arch digitando:
sudo pacman -Syu
e poi digitiamo
pacman -Sw $(comm -23 <(pacman -Qq|sort) <(pacman -Qmq|sort))
e riavviamo.
Ora siamo pronti a migrare in 64-bit
da terminale digitiamo:
sudo nano /etc/pacman.conf
e in Architecture inseriamo x86_64 diventerà quindi
Architecture = x86_64
al termine aggiungiamo e abilitiamo i repository multilib
[multilib]
SigLevel = PackageRequired
Include = /etc/pacman.d/mirrorlist
e salviamo.
Aggiorniamo i repository
sudo pacman -Syy
e installiamo busybox e il nuovo kernel 64-bit
pacman -S busybox
pacman -S linux
ed infine le librerie di compatibilità a 32-bit
pacman -S lib32-glibc
e riavviamo
aggiorniamo pacman e wget
pactree -l pacman | pacman -S –
pactree -l wget | pacman -S –
e completiamo la migrazione digitando
pacman -S $(pacman -Qq)
al termine riavviamo ed ecco la nostra Arch Linux a 64bit