Se possedete una Raspberry Pi, o un altro dei tanti SBC in commercio, avete una miriade di possibilità per quanto riguarda la scelta del sistema operativo da utilizzare. Tra le tante soluzioni, non vi ho mai parlato di Diet Pi, che proprio in questi giorni ha annunciato la release v8.3 introducendo correzioni, aggiornamenti e nuove opzioni. Mi sono preso qualche giorno per provarlo e devo dire che è un’ottima alternativa: vediamo i pro e i contro.
#DietPi v8.3 has been released.
We implemented initial container system support.#PHP Composer has been added as software option.#motionEye is now available on Bullseye systems.
Multiple NFS exports of the same server can be mounted, and more: https://t.co/gV1uqU08QA— DietPi (@DietPi_) April 3, 2022
Diet Pi
Come suggerisce il nome, Diet Pi è un sistema operativo leggero con un basso impatto sul processore e sulla RAM del vostro SBC. Sotto il cofano il motore è quello di Debian Bullseye, che però è stato altamente ottimizzato per minimizzare l’uso delle risorse.
Diet Pi utilizza il terminal menu system Whiptail per gestire l’installazione del software e la manutenzione del sistema. A bordo troviamo diverse app popolari fortemente ottimizzate: Kodi media center, Plex, RPi Cam Control, il server Web Apache e VirtualHere per la condivisione di dispositivi USB su una rete. Inoltre, c’è un processo di installazione automatizzato, un sistema di backup completo semplice da utilizzare e aggiornamenti automatici in stile Debian. DietPi è di fatto sprovvisto di interfaccia grafica, il terminale offre diversi menu che vi permetteranno di utilizzare la board secondo i vostri scopi nel modo più semplice possibile.
Benchmark positivi
Diet Pi fornisce benchmark e confronti con altri popolari sistemi operativi per SBC, che mostrano un utilizzo della RAM inferiore del 58% rispetto al sistema operativo Raspberry Pi OS, con un utilizzo del disco inferiore del 41%. L’immagine non compressa per l’installazione occupa decisamente meno spazio. Contro Armbian su Odroid C4, la riduzione nell’utilizzo della RAM è addirittura del 65%. L’unico sistema operativo che riesce a far meglio di Diet Pi è proprio Debian su un PC X86.
Le board compatibili includono Raspberry Pi 4, su cui opera come sistema operativo a 64 bit, insieme a schede di Odroid, Pine64, Radxa, Allo, Asus, NanoPi e tante altre. Trovate un elenco completo dei modelli compatibili, circa una quarantina, sul sito ufficiale. Se lo desiderate, potete lanciare DietPi anche su un PC o inVM, utilizzando le immagini .iso apposite. La nuova versione offre anche un supporto iniziale per i container, sebbene le app containerizzate debbano utilizzare l’interfaccia di rete host. Il team Diet Pi è fortemente attivo su Github, dove potete trovare il codice sorgente, la wiki, le pull requests e tanto altro.
L’avrete capito: DietPi è un OS per maker e geek che vogliono utilizzare la propria board per scopi specifici e che sanno come districarsi di fronte a eventuali problemi. Provatelo!
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